Merece la pena
Empecé este drama siendo bastante escéptica sobre lo que esperar. Sin duda, me equivoqué. Es un drama que merece la pena ver. La historia es la que es: un alien que viene de otro planeta y conoce a una chica de la Tierra y se enamora de ella. Pero la trama subyacente y de misterio está muy conseguida. Odiarás al malo, de verdad. También me ha gustado la evolución de los personajes, del que cabe destacar la evolución de la actriz principal. También tiene unos giros muy buenos entre comedia, drama y romance. De verdad que me he reído como nunca con muchas escenas de la actriz. No le doy el 10 por algunos cabitos sueltos en la trama.Was this review helpful to you?
Un mix fantastico di fantasy romanticismo e pure melodrama e comicità.
Questo dramma è davvero bello se amanti di fantasy e degli amori impossibili ma che vincono al di là di tutto.
L'alieno qui è un bel ragazzo che in 400 anni sulla terra ha fatto e visto di tutto ma non ha mai amato. Questa volta incontra la ragazza che li fa perdere la testa, una capricciosa star un po' pazza e buffa.Il loro amore sarà difficile ma alla fine l'amore vincerà non con poche difficoltà.
Consiglio la visione e di godersi questo dramma.
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Ele é muito engraçado, eu ri muito em alguns momentos e em outros morri de vergonha alheia. E é legal que ao mesmo tempo que ele é sério, por envolver crime e investigação (que eu amo), ele também é engraçado, então não é aquele dorama pesado.
E o casal é perfeito, eles tem muita química, apesar de serem completamente diferentes um do outro, o Min Jun é bem sério enquanto a Son Yi é doidinha.
O elenco num todo é muito bom, e eu adorei ver a atuação do Kim Soo Hyun, o papel deu certinho com ele, e da Jun Ji Hyun, que é uma super atriz.
Outra coisa que eu gostei foram aquelas cenas em que os protas falavam diretamente com a gente e explicavam algumas coisas, esse recurso é muito legal e foi importante pro desenrolar da história.
E, por último, o dorama é realista, apesar de o prota ser um et. Eu achei que ia ser mais fantasioso e não ia ser convincente como foi. Inclusive o final, que eu adorei, eu achei genial a forma como terminou, que era uma preocupação minha, eu achei que ia ser um dorama que não ia ter final feliz mas teve, e também não foi aquele final feliz mal feito, que fazem de qualquer jeito sem respeitar a história, só pra dizer que tem um final feliz.
Então eu super recomendo ele, tenho certeza que você vai gostar!
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Non mi è piaciuta, ma credo sia un mio problema
Partendo dall’ headline, mi spiego. La serie non mi è piaciuta per nulla (anche se devo dire che le premesse mi interessavano parecchio, diciamo la trama) e andando avanti con gli episodi ho fatto sempre più fatica fino a finirla con la forza. Insomma, questa serie non ha fatto per me, però credo che sia un mio problema. Credo di aver visto troppi Drama dove gli adulti suoi compartano da adulti e i bambini da bambini… infatti in questa serie mi sono piaciuti due personaggi: il cattivo (che con un cattivo non è mai difficile lavorare, basta sembrare cattivo) e l’avvocato/father figure del protagonista, perché gli unici che entro un certo limite si comportano come degli adulti invece che fare gli idioti. Tutti gli altri, dal primo all’ultimo, sono dei bambini nel corpo degli adulti: la protagonista è uno dei personaggi più irritanti e maleducati che io abbia mai avuto il piacere (o dispiacere) di incontrare, lui mi dava vibes scomode (come se fosse qui e non ci fosse), che hanno senso visto la storia, ma non mi ha mai dato altro, solo questa strana sensazione di vole prendere la prima astronave che passava e fare l’auto stop intergalattico fino al proprio pianeta (cosa che a posteriori avrei fatto subito e non dopo 400 dal mio arrivo sulla terra, anche lì, poi, mi vuoi dire che nessuno della gang di alieni che è venuta con lui sulla terra ha controllato se sull’’astronave ci fossero tutti?). Per non parlare dell’amico che non sa prendere un no come risposta e che spara cavolate (per non usare un termine un po’ più gergale) ogni volta che apre la bocca. Ah, per arrivare poi al personaggio più irritante di tutti, la migliore amica (che non è la migliore amica): una ***** (devo mettere degli asterischi perché l’unica parola che sta bene non la posso usare) che si lamenta di essere sempre nell’ombra di quell’altra, ma che non fa mai nulla per uscire dalla sua ombra, se non sperare che all’altra succeda qualcosa. E poi fa pure la vittima. Ecco in generale questi sono i personaggi che detesto di più nelle serie. Detto ciò vi auguro che vi possa piace, a me non è successo, ma credo di essere io il problemaWas this review helpful to you?
Elefantiaco, noioso e ripetitivo
Il brodo è talmente annacquato che i tortellini ci sono annegati dentro. Giunta al tredicesimo episodio ho oltrepassato il limite della mia sopportazione: si sta consumando una tragedia e il pathos, questo sconosciuto, dov’è? Sepolto sotto tonnellate di discorsi insulsi, istrionismi assortiti, situazioni avulse da ogni contesto anche solo lontanamente ragionevole. E non mi si venga a dire che la logica è superflua perché c’è di mezzo un alieno. Un bellissimo alieno, devo ammetterlo. Sorvoliamo pure sul fatto che costui, per quanto dotato di enormi poteri, sia perfettamente uguale a un coreano medio. Beh, meglio della media, suvvia. In fondo, anche Actarus, che veniva dalla stella Fleet, era (meglio del) giapponese medio. Siamo in Dramaland, ci può stare.Quello che non ci sta affatto è che ogni situazione venga stiracchiata oltre ogni limite, che ci siano troppi personaggi palesemente esagerati, che ad ogni tre per due si inseriscano flashback non necessari, e così via.
La storia narra di un alieno, atterrato sulla terra 400 anni fa, che ha atteso tutto questo tempo per poter tornare a casa. E’ bellissimo, ricchissimo e ha poteri sovrannaturali, ma è allergico al sangue e alla saliva umana. Sì, sì, lo so… Dramaland, ricordate? Ad ogni modo, questo magnifico esemplare incontra una stella dei drama qualche mese prima del suo ritorno e, in mezzo a tutte le vicende dell’attrice, delle sue rivali, della sua famiglia, dei suoi spasimanti, della loro famiglia, e così via circuitando, ovviamente se ne innamora, perché lei somiglia a una ragazzina che lo aveva aiutato quando era appena arrivato sul nostro pianeta.
Avrebbe potuto essere intrigante. E lo era, in principio. Le vicende erano interessanti, le difficoltà dell’attrice erano realistiche, il progredire del rapporto della coppia principale era stuzzicante, le trame dello spasimante e del suo fratello psicopatico tenevano banco. Solo che poi il meccanismo si è inceppato. La madre dell’attrice era terribilmente respingente, la recitazione sua e delle sue [i]amiche[/i] era terribilmente calcata e caricaturale, il fratellone killer del secondo violino sembrava unto nel grasso di foca e la sua recitazione lasciava alquanto a desiderare… Nel frattempo, un uso molesto, ripetuto e prolungato del flashback, anche quando palesemente non necessario, provvedeva ad irritare gli animi già provati da insulse lungaggini e istrionismi assurdi, situazioni al di là di ogni credibilità, ripicche tipiche del genere, (s)ragionamenti insensati, e compagnia cantando.
In questo contesto, la recitazione di Jun Ji Hyun, un’ottima protagonista femminile, risulta quasi sprecata. Il suo personaggio, inizialmente molto infantile e presuntuoso, matura progressivamente nel corso della serie e viene ottimamente reso sullo schermo. La famosissima attrice che improvvisamente viene espulsa dal circuito mi ricorda terribilmente il povero Zhang Zhe Han, letteralmente cancellato non solo dallo show business, ma praticamente dalla quotidianità cinese, al massimo della sua notorietà… Ma divago. Però ci tengo a far notare che comunque la nostra protagonista femminile, almeno fino a metà del drama, passa gran parte del suo tempo a farsi salvare. Poi non so, perché l’ho abbandonato.
Che dire di Kim Soo Hyun? Buon protagonista maschile, ma nulla di cui scrivere a casa. Sarà la direzione registica, che lo vuole simile a un palo della luce, ma non mi ha entusiasmato. E, soprattutto, il suo personaggio alieno, almeno fino a metà della serie, è piuttosto trascurato. Ovvero: abbiamo la descrizione delle sue caratteristiche fisiche e dei suoi poteri, ma non sappiamo nulla di come sia la sua vita sul suo pianeta, nulla dei suoi affetti, delle differenze di ragionamento, e così via. E’ un cavolo trapiantato in un altro orto, ma probabilmente, viste le premesse, non si sarebbe potuto chiedere di più.
Ho abbandonato questo titolo con stizza e rammarico, perché avrebbe potuto essere decisamente migliore. Non è un’opera a basso budget, si vede dal cast, dai costumi e dalle ambientazioni, dal respiro generale. Sarebbe bastato ridurre un po’ le sotto-sotto trame, sfoltire le situazioni ripetitive e palesemente filler, rendere il tutto non dico più compatto, ma meno rarefatto, per evitare l’effetto di stanchezza e di noia esasperata.
Qualcuno ha lodato il finale, originale e non troppo buonista. Vorrei tanto poterne scrivere anche io, ma non riesco a costringermi ad investire altre 9 ore della mia vita su questo progetto. 21 episodi da un’ora sono veramente troppi. Non so perché ero convinta che fossero 16 e, trovandomi a guardare il tredicesimo, mi apprestavo a finire la mia fatica, ma quando mi sono accorta della effettiva lunghezza della serie mi sono cadute le braccia. No, non ce la faccio. Peccato.
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