Un po' di tutto
Bizzarra, un po' folle, simpatica, delicata, divertente.
Lei si definisce presuntuosa, anche se me ne è rimasto oscuro il motivo; lui è un impacciatissimo insicuro cronico (attore bravissimo).
La musica fino ad almeno metà episodi richiama la fisarmonica della classica commedia francese: una idea interessante. In effetti ricorda (sia la musica che le scelte di regia), "Il meraviglioso mondo di Amelie".
I temi affrontati sono numerosi, tutti riguardanti la relazione uomo-donna. La storia dell' "abbraccio del martedì" ci ricorda l'importanza del rito, che un certo mondo occidentale un po' snob tratta ormai superficialmente: nell'ultima puntata se ne dà, invece, la valida ragione.
Talvolta non ho capito il senso dei dialoghi, forse perché frutto della cultura e mentalità giapponese.
Nel complesso, comunque, l'ho guardata con piacere, 11 puntate sono un numero adeguato: certe serie per tirarle avanti fino alle 16° diventano grottesce.
Lei si definisce presuntuosa, anche se me ne è rimasto oscuro il motivo; lui è un impacciatissimo insicuro cronico (attore bravissimo).
La musica fino ad almeno metà episodi richiama la fisarmonica della classica commedia francese: una idea interessante. In effetti ricorda (sia la musica che le scelte di regia), "Il meraviglioso mondo di Amelie".
I temi affrontati sono numerosi, tutti riguardanti la relazione uomo-donna. La storia dell' "abbraccio del martedì" ci ricorda l'importanza del rito, che un certo mondo occidentale un po' snob tratta ormai superficialmente: nell'ultima puntata se ne dà, invece, la valida ragione.
Talvolta non ho capito il senso dei dialoghi, forse perché frutto della cultura e mentalità giapponese.
Nel complesso, comunque, l'ho guardata con piacere, 11 puntate sono un numero adeguato: certe serie per tirarle avanti fino alle 16° diventano grottesce.
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