Una serie accattivante che degenera poi nella glicemia
Questa è una serie che esordisce in modo accattivante. Schietta e senza filtri, mostra immagini violente anche di un certo impatto (vedi la bambina investita per strada). Una volta tanto le motivazioni alla base della trama hanno un certo spessore, senza ridicoli drammi inventati sostanzialmente sul nulla. Da una parte poi abbiamo Tin, onesto e affranto, dall'altra Charn, cinico, bramoso del potere e più che disposto a vendere l'anima al diavolo. Il suo sorriso mordace è quasi un ghigno, un elemento che stona spesso col contesto ma che in realtà sottolinea quanto poco si faccia scalfire da tutto ciò che sconvolge le persone perbene.
Certo, sotto la scorsa c'è un passato di sofferenza, ma la scorsa non è una maschera, è reale: non finge di essere cinico, la sua storia lo ha portato ad esserlo per davvero. Un pesce, che non è più un pesciolino, e che mira a diventare un pesce grosso. Ed è tanto ambizioso e pieno di sé da voler divorare uno squalo come il politico corrotto di turno. Il suo modo di muoversi è un machiavellico "il fine giustifica i mezzi", totalmente incomprensibile per una persona che vuole ostinatamente confidare nella giustizia come Tin. La prima parte della serie è incalzante, il rapporto tra i due mantiene un buon ritmo, tra la mancata fiducia di Tin e le uscite pungenti di Charn. Il clou con la serata nel locale frequentato dal giovane presunto colpevole, dove l'affiatamento tra i due protagonisti è al massimo. Poi, però, accade qualcosa. Finita la serata la tensione scema e quando i due si salutano andando ognuno a casa propria con tanto di "ciao ciao" con la mano e sorrisi...boh, ho avuto l'impressione che la storia avesse appena virato su un binario parallelo. Il problema, è che su questo binario parallelo ha continuato poi fino alla fine. Se la caccia al colpevole sostanzialmente continua fino a trovare il giusto epilogo, i due protagonisti perdono tutta la verve e si riducono a una serie di sdolcinati e banali cliché. L'interazione accattivante si dissolve e lascia posto a sorrisi glicemici, scenette ridicole, siparietti da sit com. Nulla di male in sé, peccato che questo drama nei primi episodi fosse tutt'altra cosa. Rispetto alla scene intime, non sono contraria né a quelle esplicite né a quelle non esplicite: semplicemente, ritengo debbano essere in linea con la tipologia di ogni singola serie. Questa serie, per il taglio dato all'inizio, doveva trovare un riscontro simile anche nelle scene tra i due protagonisti, che sono state invece molto più all'acqua di rose del dovuto. Niente di insormontabile, per carità, ma quasi a ribadire che la seconda parte del drama cambia completamente angolazione. Merita la visione? Sì...mettendo in conto che all'iniziale entusiasmo probabilmente seguirà una piccola delusione.
Certo, sotto la scorsa c'è un passato di sofferenza, ma la scorsa non è una maschera, è reale: non finge di essere cinico, la sua storia lo ha portato ad esserlo per davvero. Un pesce, che non è più un pesciolino, e che mira a diventare un pesce grosso. Ed è tanto ambizioso e pieno di sé da voler divorare uno squalo come il politico corrotto di turno. Il suo modo di muoversi è un machiavellico "il fine giustifica i mezzi", totalmente incomprensibile per una persona che vuole ostinatamente confidare nella giustizia come Tin. La prima parte della serie è incalzante, il rapporto tra i due mantiene un buon ritmo, tra la mancata fiducia di Tin e le uscite pungenti di Charn. Il clou con la serata nel locale frequentato dal giovane presunto colpevole, dove l'affiatamento tra i due protagonisti è al massimo. Poi, però, accade qualcosa. Finita la serata la tensione scema e quando i due si salutano andando ognuno a casa propria con tanto di "ciao ciao" con la mano e sorrisi...boh, ho avuto l'impressione che la storia avesse appena virato su un binario parallelo. Il problema, è che su questo binario parallelo ha continuato poi fino alla fine. Se la caccia al colpevole sostanzialmente continua fino a trovare il giusto epilogo, i due protagonisti perdono tutta la verve e si riducono a una serie di sdolcinati e banali cliché. L'interazione accattivante si dissolve e lascia posto a sorrisi glicemici, scenette ridicole, siparietti da sit com. Nulla di male in sé, peccato che questo drama nei primi episodi fosse tutt'altra cosa. Rispetto alla scene intime, non sono contraria né a quelle esplicite né a quelle non esplicite: semplicemente, ritengo debbano essere in linea con la tipologia di ogni singola serie. Questa serie, per il taglio dato all'inizio, doveva trovare un riscontro simile anche nelle scene tra i due protagonisti, che sono state invece molto più all'acqua di rose del dovuto. Niente di insormontabile, per carità, ma quasi a ribadire che la seconda parte del drama cambia completamente angolazione. Merita la visione? Sì...mettendo in conto che all'iniziale entusiasmo probabilmente seguirà una piccola delusione.
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